Ramy: Una Commedia Rivoluzionaria che Illumina il Mondo dei Giovani Musulmani
Ramy è una vera e propria serie spartiacque, in grado di rappresentare appieno i giovani musulmani nel mondo, condendo il tutto con grandi risate
Trama
La serie racconta la storia di Ramy Hassan, un giovane di origine egiziana nato e cresciuto nel New Jersey, e del suo rapporto con la propria famiglia e l’Islam, mostrando, spesso e volentieri con un sorriso, cosa voglia dire essere un giovane musulmano negli Usa.
La serie attualmente si compone di tre stagioni e nel corso del tempo ha ricevuto svariati premi e nomination, fra i quali svetta sicuramente la vittoria del Golden Globe per la performance di Ramy Youssef nella prima stagione. Potete vederla su MGM+ attraverso Amazon Prime video o Mediaset Infinity.
Un punto di vista differente
Ciò che salta subito all’occhio è certamente il cambio di prospettiva per quanto riguarda l’Islam ed i musulmani, da sempre raccontati come “distanti ed esotici” nel migliore dei casi e “terroristi” o “poco di buono” in tutti gli altri.
In “Ramy” il protagonista è per la prima volta un giovane musulmano che racconta la sua storia e lo fa sia attraverso la recitazione che, ancora più importante, attraverso la sceneggiatura.
La stragrande maggioranza degli episodi sono infatti scritti da Ramy Youssef in persona e questo lo si nota in ogni singolo fotogramma ed idea della serie, permettendo a giovani musulmani in diaspora di identificarsi e di sentirsi rappresentati nel protagonista.
Un’altra delle cose apprezzabili è che questa sia una serie pensata non per raccontare il mero punto di vista di Ramy, ma per dare allo spettatore un ritratto quanto più veritiero possibile di un’intera famiglia araba e musulmana negli States. Ciò lo si nota molto bene negli episodi dedicati ai vari membri della famiglia, spesso e volentieri scritti insieme all’intero cast.
Un cast vivo e di altissimo profilo
Parlando del cast, è impossibile non notare la qualità che questo show è riuscito ad attirare e plasmare, dando vita anche in questo caso ad una piccola rivoluzione nel mondo dei film e delle serie americane. Basti citare Amr Waked e Hiam Abbas, che nella serie interpretano rispettivamente il padre e la madre e sono considerati fra i più grandi attori d’Egitto e Palestina, oppure Mohammed Amer, consacratosi proprio grazie a Ramy.
Quello che forse più stupisce, però, è l’incredibile portata delle guest star, fra cui svettano: Mahershala Ali, il primo attore musulmano a vincere un premio Oscar, Mia Khalifa, una delle più grandi influencer al mondo, e Bella Hadid, fra le più celebri modelle del nostro tempo.
Non è ancora chiaro il cast della prossima stagione, ma viste le premesse è possibile che ci sia almeno un’altra super guest star e, sinceramente, visti i trascorsi, spero che possa essere Imaan Hammam o una qualche grande figura della musica e del calcio come Cheb Khaled, Karim Benzema o Mohamed Salah; sognare è sempre lecito.
Ci siamo anche noi
Queste caratteristiche sono state alla base del successo della serie, ma ciò che è ancora più interessante è l’impatto che ha avuto sulle menti dei musulmani nel mondo. Questa serie dimostra infatti appieno l’immensa qualità presente nelle giovani generazioni di musulmani, dandogli la forza di dire “Se ce l’ha fatta lui posso provarci anch’io”, qualcosa che, specialmente nel panorama europeo e statunitense non è assolutamente scontato.
Se un tempo vi era infatti una effettiva disparità di know-how, tale barriera è ormai fatta di carta velina e di maggiori possibilità date dal privilegio di nascere di una famiglia benestante. Quello che però non ha e non potrà mai avere chi nasce in quella condizione è la voglia di arrivare, di emergere, di crollare di stanchezza la notte ma con il sorriso di chi ha scalato una montagna per vedere il mondo dall’alto.