Per i palestinesi tornare a casa vale l'arresto

Per i palestinesi tornare a casa vale l'arresto

Secondo l’UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per gli aiuti ai rifugiati palestinesi) sono più di 5,7 milioni i rifugiati palestinesi che dal 1948, anno della Nakba, hanno dovuto lasciare la propria terra per via dell’occupazione/apartheid israeliana.

Khaled El Qaisi, è uno dei giovani palestinesi in diaspora, ha doppia cittadinzanza, italiana e palestinese, ed è un ricercatore e studente di lingue e civiltà orientali all’Università La Sapienza di Roma.

Quest’estate, come molti giovani in Diaspora, è tornato insieme alla moglie Francesca Antinucci nella sua terra d’origine, la Palestina, nello specifico a Betlemme, ma tornare “a casa” per un giovane palestinese non è per nulla semplice.

Il 31 agosto Khaled El Qaisi è stato arrestato dalle autorità israeliane al valico di Allenby, tra Cisgiordania e Giordania.

Ne danno notizia la moglie del ricercatore, Francesca Antinucci, e la madre, Lucia Marchetti.

Khaled El Qaisi, ancora non ha potuto incontrare il suo avvocato. Si sa solo che affronterà un’udienza davanti a giudici israeliani domani, 7 settembre, perché, secondo indiscrezioni, avrebbe avuto contatti con il Fronte popolare per la liberazione della Palestina, la principale formazione della sinistra marxista palestinese.

I Giovani Palestinesi italiani Chiedono che vengano accertate le condizioni di salute di Khaled e che soprattutto che si esercitino tutte le pressioni necessarie per la sua celere scarcerazione

View this post on Instagram

A post shared by Giovani Palestinesi d'Italia (@giovanipalestinesi.it)