Considerata santa dai Muridi, la città di Touba non può che stupire per la poesia con cui è stata costruita.

Considerata santa dai Muridi, la città di Touba non può che stupire per la poesia con cui è stata costruita.

Nata a seguito di un’estasi mistica di Cheikh Ahmadou Bamba, è senza dubbio il simbolo più conosciuto della fede in Senegal.

La città venne fondata nel 1887 da Cheikh Ahmadou Bamba in persona quando, in un momento di estasi sotto l’ombra di un grande albero, ebbe un’esperienza mistica. Proprio per questo decise di erigere qui la città destinata a diventare simbolo del Muridismo e, in generale, di tutta la spiritualità senegalese. Nemmeno il nome è casuale, ma è ancora una volta da legarsi al profondo spirito di fede e di Islam che aleggia su questo luogo incredibile. Tuba, infatti, in arabo vuol dire “felicità, estasi”, oltre ad essere il nome di uno degli alberi del Paradiso coranico.

Le sorti della città saranno da sempre collegate a quelle del suo fondatore, seguendolo come una figlia e guadagnandosi, per questo, le attenzioni dei suoi fedeli.

In questo credo, in particolare, viene dato un incredibile valore al lavoro e al rapporto fra discepolo e sheikh, cosa che porrà le basi per le fortune di Touba. Anche durante il lungo esilio di Bamba, infatti, la città non si spegnerà mai, diventando già allora un centro in continua espansione e simbolo di un incessante amore per la fede e per il maestro. Questi tuttavia vi fece ritorno nel 1910, dopo un esilio imposto di ben 15 anni.

Città santa

Il cuore di Touba è senza dubbio la sua leggendaria Grande Moschea, tutt’oggi uno dei veri e propri simboli per tutto il paese e punto di riferimento per tutta la comunità senegalese nel mondo. I suoi lavori sono iniziati nel 1926 e terminati nel 1963, permettendo allo Cheikh di osservare solo il primo anno di costruzione. Verrà però sepolto dentro quest’ultima, cosa che, un anno dopo la sua morte, porterà all’istituzione del Magal.

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Quest’ultimo è uno dei pellegrinaggi annuali più praticati in assoluto, con circa 3 milioni di fedeli all’anno che giungono da tutto il mondo per parteciparvi. Secondo solo all’Hajj per numero, il Magal ha portato enormi benefici al paese, dal quale è tutelato grazie a leggi ad hoc valide solo per Touba. In città è infatti proibito il consumo di alcool, musica e tabacco, trasformandola, de facto, in una vera e propria isola di fede. La popolazione, tuttavia, è in continuo aumento, tanto che la città è seconda solo a Dakar per abitanti.

Curiosità finale: Cheikh Amadou Bamba al suo ritorno introdusse il “Café Touba”, leggendaria bevanda autoctona proprio della città santa.