L'impatto dell'11 settembre sulle ideologie orientaliste e neo-orientaliste

L'impatto dell'11 settembre sulle ideologie orientaliste e neo-orientaliste

Una riflessione sulle politiche statunitensi e la percezione degli arabi in Occidente

L’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001 ha avuto un impatto profondo e irreversibile sulle politiche statunitensi e sulla percezione degli arabi in Occidente. Questo evento tragico ha scosso gli Stati Uniti e ha cambiato il corso della storia globale, portando a una serie di conseguenze politiche, sociali e culturali.

Uno degli aspetti più significativi è stato il radicarsi di discorsi e politiche orientaliste e neorientaliste.

L’orientalismo, un concetto teorizzato da Edward Said, si riferisce alla rappresentazione e alla percezione dell’Oriente, in particolare del mondo arabo, da parte dell’Occidente. Prima dell’11 settembre, gli arabi erano spesso oggetto di stereotipi negativi e di rappresentazioni distorte nei media e nella cultura occidentale. Erano dipinti come fanatici, violenti e privi di tolleranza. L’attentato ha alimentato queste rappresentazioni, rafforzando l’idea dell’islam come minaccia alla civiltà occidentale.

Dopo l’11 settembre, il neo-orientalismo ha guadagnato terreno. Questo termine si riferisce a una nuova forma di orientalismo che si concentra sull’“alterizzazione” del mondo arabo (Nord-Africa e Sud-ovest asiatico nello specifico). Il neo-orientalismo si basa su un discorso monolitico che traccia una linea netta tra i valori statunitensi, definiti superiori, e le culture arabe, considerate inferiori. Questo discorso ha contribuito a perpetuare stereotipi negativi sugli arabi, presentandoli come una minaccia per la sicurezza e i valori occidentali.

Il radicarsi di modelli neo-orientalisti è diventato maggiormente visibile quando George W. Bush ha descritto la “guerra al terrorismo” statunitente come una “crociata” del XXI secolo; dichiarazioni e posizioni seguite anche dall’ex Primo Ministro italiano Silvio Berlusconi: “dovremmo essere consapevoli della superiorità della nostra civiltà” (Hooper e Connolly, 2001), e dal Primo Ministro canadese: “il terrorismo islamico è la più grande minaccia per la sicurezza del Canada” sono esempi di questa norma accettata (CBC News, 2011).

Affermazioni che riflettono la percezione diffusa che l’islam sia una minaccia allo stile di vita e ai valori occidentali. Questa percezione ha influenzato le politiche di sicurezza nazionale, l’approccio agli affari esteri e le politiche sull’ immigrazione.

Inoltre, figure influenti come Bernard Lewis hanno contribuito alla diffusione di visioni distortive dell’islam e degli arabi.

Lewis è stato criticato per la sua rappresentazione dell’islam come un’ideologia antisemita e i musulmani come popolazioni governate da fanatismo, istinti e odio irrazionale. Queste narrazioni hanno alimentato un clima di avversione verso gli arabi e hanno contribuito a una crescente polarizzazione tra il mondo occidentale e quello arabo.

L’attentato dell’11 settembre ha anche portato a un cambiamento significativo nella percezione degli arabi in Occidente. Gli arabi sono diventati oggetto di stereotipi generalizzati e di una stigmatizzazione collettiva. Questo ha creato una crescente marginalizzazione e discriminazione delle comunità arabe e musulmane in Occidente, con un aumento dei casi di discriminazione, razzismo e islamofobia.

È importante riconoscere che la rappresentazione degli arabi e dell’islam non può essere un fenomeno unico o monolitico. Ci sono molte voci e sfaccettature all’interno delle comunità arabe e musulmane, e la diversità culturale e religiosa va al di là degli stereotipi. a 22 anni dal 11 settembre è fondamentale combattere gli stereotipi e promuovere una maggiore comprensione interculturale e interreligiosa.

L’11 settembre ha segnato un punto di svolta nella storia contemporanea e ha avuto profonde implicazioni per la politica internazionale, la sicurezza nazionale e la percezione delle culture arabe in Occidente. Riflettere su questi impatti e lavorare per promuovere un dialogo costruttivo, la tolleranza e la comprensione reciproca tra le diverse culture e religioni è fondamentale. Solo attraverso un approccio basato sui valori universali di uguaglianza e rispetto e pace si può superare la polarizzazione tra il mondo occidentale e quello arabo.

View this post on Instagram

A post shared by MUN 🌙 (@mun_magazine)

Fonti